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lunedì 8 agosto 2011

al di là del vetro

Il Nolano ha disciolto l'animo umano e la cognizione, che era rinchiusa ne l'artissimo carcere de l'aria turbulento; onde a pena, come per certi buchi, avea facultà de remirar le lontanissime stelle, e gli eran mozze l'ali, a fin che non volasse ad aprir il velame di queste nuvole e veder quello che veramente là su si ritrovasse, e liberarse da le chimere di quei, che con moltiforme impostura han ripieno il mondo tutto d'infinite pazzie, bestialità e vizii, smorzando quel lume, che rendea divini ed eroici gli animi di nostri antichi padri, approvando e confirmando le tenebre caliginose de' sofisti ed asini.tullio pericoli, al di là del vetro
Or ecco quello, ch'ha varcato l'aria, penetrato il cielo, discorse le stelle, trapassati gli margini del mondo, fatte svanir le fantastiche muraglia de le prime, ottave, none, decime ed altre, che vi s'avesser potuto aggiongere, sfere, per relazione de vani matematici e cieco veder di filosofi volgari; cossì al cospetto d'ogni senso e ragione, co' la chiave di solertissima inquisizione aperti que' chiostri de la verità, che da noi aprir si posseano, nudata la ricoperta e velata natura, ha donato gli occhi a le talpe, illuminati i ciechi che non possean fissar gli occhi e mirar l'imagin sua in tanti specchi che da ogni lato gli s'opponeno, sciolta l
a lingua a' muti che non sapeano e non ardivano esplicar gl'intricati sentimenti, risaldati i zoppi...
(Bruno, La cena de le ceneri


L'illustrazione è Al di là del vetro (1985), di Tullio Pericoli, che ricorda una nota raffigurazione simbolica della dissoluzione dell'immagine medievale del mondo (tema del passo bruniano) rappresentata in una xilografia a colori del 1888, ma realizzata nello stile del XVI secolo e infatti erroneamente considerata per lungo tempo come copia di un'originale del Rinascimento.


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