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venerdì 28 ottobre 2011

i miei capelli

I miei capelli non mi vogliono più bene. Uno alla volta si buttano dal cornicione del settimo piano; si schiantano a terra spaventando i passanti. Travolgono capannelli di acari dermatofagi, fanno strage di batteri pavimentopodi. Capelli, perché mi abbandonate? Che cosa vi ho fatto di male? Non vi ho trattati secondo i vostri desideri? Non vi ho dato amore a sufficienza?
La mia barba sono i miei capelli a testa in giù: l'arco del ponte che incorniciava la fronte ha proiettato sull'acqua un riflesso capovolto, immerso nel mento, sotto la linea di galleggiamento delle labbra. Ai miei capelli deve essere successo come a Narciso: si sono innamorati del loro riflesso e si sono gettati tutti insieme nello stagno.

(Tiziano Scarpa, Corpo)

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