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martedì 13 maggio 2014

letture di maggio (I)

La Cina tra due secoli, XIX e XX, tra la forzata penetrazione dello straniero, che con la costruzione delle reti ferroviarie la apre al commercio e alla modernità alterando però il feng shui naturale del suo territorio, e la resistenza della tradizione popolare e taoista. Questa l'ambientazione del romanzo di Mo Yan Il supplizio del legno di sandalo, la cui trama è narrata a più voci da cinque splendidi personaggi le cui storie personali si intrecciano tra loro e alla Storia nazionale e mondiale. Zhao Jia è il capo - la Nonna - dei boia della capitale cinese, maestro nella sua arte, "abituato a uccidere senza batter ciglio", ma ormai alle soglie della pensione, che il Ministero delle Punizione intende concedergli per i suoi meriti di "maestro delle decapitazioni, esperto delle atroci torture del passato e inventore di nuovi supplizi". Solo un'ultima esecuzione gli è richiesta prima del ritiro. Sun Bing è la sua ultima vittima designata: anch'egli maestro nella sua arte, quella dell'artista/mendicante, inventore di un nuovo genere teatrale e dotato di una voce il cui canto è in grado tanto di resuscitare i morti quanto di far morire i vivi. Ma l'artista si ritrova a essere anche rivoluzionario per caso, capo per motivi personali di quell'atto di ribellione, la rivolta dei Boxer, che scoppia violento nel caos politico che precede il disfacimento dell'impero cinese. Ad assistere il vecchio boia c'è il figlio da poco ritrovato, da cui il lavoro nella capitale lo aveva tenuto lontano per tutta la vita, Xiaojia, macellaio di maiali e cani e scemo del villaggio. Ma quest'uomo semplice è anche il marito di Meiniang, giovane e bellissima figlia proprio di Sun Bing. E la Venere della carne di cane, la splendida donna guerriera, è a sua volta l'amante di Qian Ding, magistrato locale che è chiamato a far eseguire la condanna e il supplizio del padre della donna, e che si ritrova quindi dilaniato tra l'obbedienza alla legge, l'essere mero esecutore e strumento, dispositivo di un potere più grande di lui, consapevole ma incapace di opporsi a questo male banale, e i sentimenti che prova per la donna e, insieme, l'immagine di se stesso come uomo giusto oltre che ligio al dovere. Un romanzo splendidamente architettato.

2 interventi:

Mia Euridice ha detto...

Mi sembra decisamente interessante.
Buona segnalazione.

nicce ha detto...

effettivamente io ho molto gradito, quindi consiglio

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