Pages

domenica 8 giugno 2014

abyss - letture di giugno (I)

Michael Price, giovane professore di filosofia antica, pensa la filosofia "come gara automobilistica su strada in cui devi farli saltare tutti fuori dai loro sedili" o, come scrivono Deleuze e Guattari, non "pensa alla filosofia come a una perpetua discussione, nei termini di una 'razionalitĂ  comunicativa', o di una 'conversazione democratica universale'. Niente è meno esatto. E quando critica un altro lo fa a partire da problemi e su un piano che non erano quelli dell'altro e che fondono gli antichi concetti come si può fondere un cannone per ricavarne nuove armi" (Che cos'è la filosofia?). Il filosofo protagonista di Abyss, il primo romanzo di Simone Regazzoni, guida una Chevrolet Camaro RS/SS 396 nera del '68 e piĂą che al dialogo filosofico si dedica all'azione eroica: se nel 1986 la X-Man Kitty Pride si diceva che "è dura scrivere una tesi di filosofia etica e, contemporaneamente, salvare il mondo. Ma voglio provarci", nel 2014 Michael Price sembra, invece, riuscire a conciliare i due apparentemente opposti propositi, pubblicando un saggio sulle dottrine non scritte di Platone - accolto dagli accademici tanto male quanto La nascita della tragedia di Nietzsche dal mondo della filologia, e perciò certamente un ottimo testo - e, contemporaneamente, affrontando le complesse e nascoste trame di agenzie segrete statunitensi, gruppi terroristici neonazisti, guardiani che operano nell'ombra in zone quantomeno grigie. Trame che provano a tessere un nuovo inizio o a ordire un'apocalisse? E comunque come uno studioso di Platone si ritrova invischiato in una vicenda da film d'azione? 
Con un'arte della scrittura da sceneggiatore di serie tv, Regazzoni radicalizza quella commistione tra filosofia e cultura popolare che da anni porta avanti a livello di saggistica con la popfilosofia, e realizza un romanzo d'avventura  che è pura filosofia da spiaggia, un phil-thriller da godersi in pieno come una gara automobilistica, in cui si salterĂ  sulle proprie sedie (o poltrone, o divani, o, meglio, sdraio) per l'azione esplosiva alla nitrocellulosa (fulmicotone), per la continua inventiva, per il puro divertimento.

2 interventi:

Anonimo ha detto...

Ci mancava pure questo. Un altro libro che va direttamente dalla libreria al macero.

nicce ha detto...

ottimo giudizio sintetico a priori, non in senso kantiano purtroppo...

ShareThis