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giovedì 11 settembre 2014

letture di settembre (I)

Continuo la mia immersione nel genere giallo-thriller - genere assolutamente inusuale per me sino ad ora, immersione che quindi forse è un segno del tempo che passa e dell'età che avanza, un po' come il mal di schiena - con due nuove e piacevoli scoperte ed esperienze di lettura: Il pipistrello di Jo Nesbø, primo caso, anche se tradotto e pubblicato solo ora, di Harry Hole, giovane ispettore norvegese che si ritrova in trasferta in Australia. La trama si complica e si arricchisce, anche di false piste di veri altri crimini, tra droga, sesso, politica e mitologia aborigena, e si ha la conferma che "la natura umana è una foresta grande e imperscrutabile che a nessuno è dato conoscere completamente" e che quando le foreste di "alcune persone hanno delle belle strade dritte con tanto di lampioni e di targa devi fare più attenzione a non dare le cose per scontate, perché non è sulle strade illuminate che trovi la vita animale della foresta, quella la devi cercare nella macchia e nel sottobosco".   
Ancora più avvincente la lettura di Il poeta di Michael Connelly, che ora mi costringerà a dedicarmi ad almeno buona parte della saga di Harry Bosch per poter arrivare al suo decimo volume, ovvero Il poeta è tornato.
Due letture fumettistiche: Cannibale raccoglie storie e tavole realizzate da Andrea Pazienza tra il 1976 e il 1981 per lo più per l'omonima rivista, storie come Perché Pippo sembra uno sballato?, quelle con protagonisti Francesco Stella nonno (imperatore del pomodoro) e pronipote (rock star), la "fantascientifica" Overture (allegro con fuoco), il duello di La scuola. Il primo volume di Orfani, invece, raccoglie in una lussuosa edizione ricca di commenti, riflessioni e schizzi degli autori l'inizio, ovvero i primi tre numeri, della serie fantascientifica pubblicata dalla Bonelli - ma completamente a colori - e scritta da Roberto Recchioni.

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