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martedì 27 gennaio 2015

la shoah spiegata ai ragazzi

Attualmente, esiste un florido e robusto immaginario collettivo intorno alla Shoah, che è stato edificato proprio su questa massa di produzioni culturali che la riguardano, pertanto essa è uscita dall'alveo dell'"inimmaginabile", cui rischiava di essere relegata a causa degli stessi eccessi che la costituiscono, ed è diventata perfettamente "immaginata", il che però non significa compresa. Tanto è vero che in parallelo a questa massa di informazioni è cresciuto il fenomeno del "negazionismo", vale a dire di quanti, riprendendo l'originario auspicio degli assassini nazisti, pretendono di negare l'esistenza stessa della Shoah. Da questo inquinamento occorre difendersi, e occorre difendere anche l'esercizio di memoria che ha al suo centro la Shoah. 
Occorre garantire un futuro alla Shoah, il che è possibile soltanto se ricordare equivale veramente a conoscere.
La Shoah è un segmento incancellabile della storia europea, il suo "cuore di tenebra". Senza continuare a interrogarla e a interrogarci sul suo significato non comprenderemo neppure il senso del nostro appartenere all'Europa e alla sua storia. 
(da Francesca R. Recchia Luciani, La Shoah spiegata ai ragazzi)

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