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sabato 28 febbraio 2015

letture di febbraio

Il più letale cecchino della storia americana, lo sniper Chris Kyle, nella propria autobiografia American Sniper mostra la cifra di un’etica del desiderio, sempre a rischio di scuse per il dovere e di un osceno godimento – visto il divertimento che prova, che gli procura il combattimento, confessa che "magari era solo che stavo cercando una buona scusa per fare a botte", e di certo ne ha avute di opportunità di menar le mani –, di un’etica della responsabilità e della colpa – in occasione dell’uccisione di un compagno: "non m’interessa quello che dicono, io mi sentivo responsabile per quello che era successo" –, di un’etica dell’inadeguatezza – "mi sentivo uno che si arrende, che non aveva fatto abbastanza". Si mostra, insomma, eroe non classico ma moderno, più cattivo dei cattivi (un vero stronzo), riparatore di torti e ingiustizie, vendicatore e punitore (Punisher), pronto all'uso della forza e della violenza.  

Dopo Inseguimento, un altro thriller di ambientazione italiana per Patricia Highsmith, la giallista preferita del filosofo sloveno Slavoj Žižek: Il talento di Mr Ripley. Il protagonista, il talentuoso giovane Tom, è uno psicotico ma non un folle, anzi è razionale e piuttosto civile, angelico perché non integrato nell'ordine simbolico umano e quindi esistente in un universo che precede la legge e il peccato, ma proprio per questo, quale prezzo da pagare, è anche incapace di intensa passione: un mostro freddo etico e immorale, un cinico al quale ci si affeziona durante la lettura, un uomo alla cui spalla si adatta perfettamente il bracciolo di un divano, meglio di quanto potrebbe mai fare il braccio di una persona, di chiunque.

Continua anche la mia lettura della saga del detective Harry Hole, di Jo Nesbø, che con La stella del diavolo mantiene l'ottimo livello raggiunto con il precedente volume, Nemesi: una serie che col tempo migliora invece che scadere non è cosa dappoco. 

Anche James Patterson entra nella lista dei thriller da leggere in questa mia immersione nel genere iniziata nell'ultimo anno. Lo fa, e piuttosto bene, con il primo volume della saga di Alex Cross, Ricorda Maggie Rose.

Nessun delitto nelle storie raccolte da Gilbert K. Chesterton in Il club dei mestieri stravaganti, ma mistero, suspense, intelligenza e tanta ironia grazie ad agenti immobiliari arborei, attaccabottoni professionisti, fornitori di avventure romanzesche, giudici di tribunali morali volontari e, come protagonista, un anti-sherlockiano indagatore-filosofo, Basil Grant, che reputa i fatti, simili a strani animali remoti, solo in grado di oscurare la verità.

Troppe le aspettative, forse, per un romanzo che Ernest Cline, autore del bellissimo Player One, definiva come l'incontro tra The Avengers e The Walking Dead. Ex - Supereroi vs. Zombie di Peter Clines è comunque una piacevole lettura di genere, e il suo sequel lo leggerò senz'altro a breve.

Ripreso in mano dopo oltre tre anni, il libro 2 della trilogia di Murakami Haruki 1Q84.

E, in vena di trilogie, inizio quella di James Dashner Maze Runner con il primo volume, Il labirinto.

La monografia di Valentino Sergi su Frank Miller. Il Cavaliere Oscuro di Hollywood ripercorre l'intera produzione dell'autore statunitense, dalla decostruzione e ridefinizione dell'eroismo nei comics con le sue rivoluzionarie scritture di Devil e Batman, alla sua rivoluzione anche formale nello storytelling e nella composizione grafica del medium fumetto, dalle sue distopie quasi fantascientifiche e la sua produzione fuori dalle due grandi case editrice del fumetto americano (Marvel e DC), alla sua esperienza con il mondo del cinema. Saggio piuttosto compilativo, poco di analisi, approfondimento, interpretazione.

Il classico L'arte della guerra di Sun Tzu.

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