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lunedì 31 agosto 2015

letture di agosto

Anche questo mese, tra le letture, diversi classici della letteratura: molto belli i romanzi di Thomas Hardy Tess dei d'Urbeville e di George Eliot Il mulino sulla Floss. Con echi di letture nietzschiane l'avventura marinara Il lupo dei mari di Jack London.

Completo la lettura dei romanzi di Jonathan Lethem con Chronic City, tra belle, ingenue e cresciute ex star-bambino di una popolare sit-com televisiva ancora in replica per tappare i palinsesti, ex critici rock abili ermeneuti della cultura pop e paranoici del complotto, ghost-writer di improbabili personalità, astronauti bloccati in orbita intorno alla Terra, assistenti di un miliardario sindaco di New York, spacciatori di droghe dai nomi alla moda, giornali che escono in edizioni "senza guerra" scultori di fiordi e buchi, appartamenti per cani, tigri fuggite che si aggirano per le strade e i sotterranei della città, una neve che non smette di cadere al di là delle stagioni. Cosa è vero e cosa fittizio? C'è un mondo reale che pullula di simulazioni o un mondo simulato che pullula di cose reali? O il mondo è al tempo stesso concreto e fasullo, forgiato, contraffatto e azzardarsi a dividere il falso dal reale è solo una follia, uno sforzo condannato al fallimento?

Dopo averlo atteso per tanti anni, finalmente pubblicato nella sua interezza in italiano ho letto La carte postale di Jacques Derrida, con le sue magnifiche cartoline di Invii, insieme "romanzo" d'amore epistolare e storia dell'eredità filosofica della diabolica coppia Socrate-Platone; il suo Speculare su Freud, sulle pulsioni che vanno al di là del principio di piacere, più forti sia della vita sia della morte, e sulla psicanalisi di Lacan con cui si confronta anche nella lettura de La lettera rubata di Poe in Il fattore della verità, verità che non può che imporre l'elemento di finzione della propria manifestazione, perché è esso che le permette di essere o di divenire ciò che è, di prodursi.
La filosofia della narrazione di Adriana Cavarero in Tu che mi guardi, tu che mi racconti, allaccia i fili del mito (Ulisse, Orfeo ed Euridice), della letteratura (Karen Blixen) e della riflessione filosofica (Hannah Arendt).

Per Bruce Lee, i suoi appunti su Il tao del dragone e la ricostruzione dei suoi esercizi per esprimere al meglio fisico e anima e raggiungere La perfezione del corpo.

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