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giovedì 23 giugno 2016

infilzato dall'allievo

Dal considerare un maestro come una meta, un fine, un arrivo, si deve essere preservati dalla sequenza di tre termini, gesti, momenti, che nelle arti giapponesi tracciano il cammino dall’apprendistato alla maestria.
Shu, difendere, proteggere, custodire: osservare, conoscere, amare i modelli espressi dal maestro. 
Ha, rompere, spezzare, distruggere: colpire con il martello, tagliare con la katana.
Ri, lasciare, abbandonare, liberare: separazione ingrata, dare nuova forma e nuovo stile. 
La dinamica dell’apprendere è quella di un duello: il maestro deve essere affrontato, unico motore possibile per la crescita dell’allievo. L’allievo deve essere in tensione verso la formazione di sé, verso la costruzione di un suo proprio stile. Solo quando è infilzato dall’allievo il maestro ha avuto successo. Il maestro non deve essere pastore, né l’allievo gregge, ma qualcosa di diverso, totalmente.

(Filosofare con la katana. Nietzsche reboot)

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